domenica 26 dicembre 2010

Discorso fatto alla manifestazione provinciale a Villa Carcina il 10-aprile 2010 –NO AL RAZZISMO ISTITUZIONALE.

Oggi è una giornata per ricordarci e far ricordare i tempi bui della storia, che ha prodotto decine di milioni di morti, il Razzismo istituzionale come risposta alla crisi economica da loro prodotta.Creano problemi economici e sociali per far scoppiare la guerra tra i poveri in modo che i poteri forti, i dementi, le teste vuote, i criminali, gli evasori,cioè; la lega dei furbi legalizzati, tutti insieme per impedire l’evoluzione della civiltà.Questa giornata contro il razzismo istituzionale non basta, non bastano le celebrazioni della liberazione, le manifestazioni di solidarietà, ci vuole una sana “rabbia” di cui si nutre l’impegno delle persone, per far ritornare la conoscenza della memoria, altrimenti, non c’è sapere, non c’è futuro, ma macerie.Negli occhi di molti di noi si legge la forza dirompente della volontà di cambiare, di usare il sapere accumulato per una diversa economia, diverso modo di lavorare, di produrre, di muoversi, di aumentare i rapporti umani tra i popoli, di continuare a sognare una società diversa, rispettosa della dignità delle persone, dei diritti per tutti, cioè continuare nella evoluzione..Riprendere la memoria, ci permette di non rivivere di nuovo la storia. Una storia demenziale dell’odio, del razzismo, della caccia al diverso, la storia dell’orrore.Quel che è successo a Rosarno, resterà scritto nei libri di storia della Repubblica Italiana, di come era ed è ancora la realtà sociale, culturale e politica dell’Italia, del più assurdo degrado civile, democratico ed istituzionale, di cui le organizzazioni criminali operano sul territorio in “assenza dello stato”.
Cosa fa il ministro dell’interno? Fa eseguire la piu grande deportazione di esseri umani senza che lo stato abbia colpito gli sfruttatori, la criminalità organizzata.
Avrebbero dovuto requisire i loro patrimoni mobili ed immobili, invece hanno requisito le paghe dei lavoratori migranti, la loro dignità.
“E le mafie ringraziano perché mai mai, si sarebbero aspettate che ad essere loro complici fedeli fossero genti del Nord, raccolte in un partito a progettare la condanna, la persecuzione, l’odio, alla clandestinità”
COSA POTEVANO CHIEDERE DI PIU’ QUESTE ORGANIZZAZIONI ALLO STATO?
Hanno avuto il condono fiscale, il condono penale e la messa all’asta dei loro beni. È statala più grossa operazione di legalizzazione della illegalità
dalla nascita della Repubblica Italiana.
Oggi è un bel giorno, essere qui in tanti ci si ricarica,
si torna a respirare e ti da di nuovo il coraggio di continuare nell’impegno politico e sociale. Impegno quotidiano a sostituire l’io con il noi,
la disoccupazione con il lavoro, l’esclusione con l’accoglienza,
lo sfruttamento con la giustizia sociale l’egoismo con la responsabilità,
l’individualismo con l’apertura agli altri,
l’intolleranza con il dialogo, il razzismo con i diritti per tutti,
il cinismo con la solidariet, la competizione con la cooperazione,
il consumismo con nuovi stili di vita, la distruzione della natura con la sua protezione, i miei interessi con il bene comune,
la paura con l’evoluzione, la guerra con la pace.
L’essere umano è uno solo, non esistono le razze, non esistono i diversi. Gli uomini , le donne sono un’unica specie, con i suoi colori, le sue storie, i propri vissuti, rappresentano l’esplosione della vita,l’esplosione dell’amore.
Un altro mondo è possibile.

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