domenica 27 febbraio 2011

INTERVENTO FATTO AL CONGRESSO PROVINCIALE DELL’ANPI (20 febb 2011)

INTERVENTO FATTO AL CONGRESSO PROVINCIALE DELL’ANPI

IL-20-02-2011 DA Marsilio Gatti, Villa Carcina

Quello che andrò a leggere, non è un documento alternativo,
ma è solo quello che io penso.
La costituzione Italiana è la migliore al mondo, per conoscenza,
sapere, sviluppo ed evoluzione della civiltà,di uno stato democratico. Questo è stato possibile, perché, tutte le culture esistenti, allora, quella cattolica, comunista, social liberale, hanno pagato di persona, le nefandezze della cultura nazifascista.
Senza questo vissuto comune, tale costituzione, oggi non esisterebbe. Ma, mai è entrata nell’insegnamento e studio per le nuove generazioni, essendo allora e non oggi, assunta come bene comune. Domanda? Chi conosce e cerca di attuare la costituzione? Pochi, pochi la conoscono, quindi siamo al vuoto della memoria e il vuoto della memoria è la perdita di conoscenza, di saperi, quindi, la perdita di civiltà e della evoluzione umana. Quel poco che è stato attuato è stato riconquistato con dure lotte sociali. La crisi economica e sociale che stiamo vivendo è una crisi che coinvolge l’intero pianeta, è una crisi creata dal liberismo, dal suo sistema sociale e politico, cioè, dal quel vecchio e ormai putrido, che non permette l’evoluzione, impedendo la conoscenza, il sapere e continua nella devastazione e come nel 29 è responsabile di tale disastro economico e sociale e addossa la colpa, ai diversi, immigrati, rom, omosessuali, comunisti, sindacalisti,ecc. Quindi, fa leggi razziste crea odio, facendo fare la guerra dei poveri. Non esistono le razze, l’essere umano è una specie unica, con i suoi colori, le sue storie, i suoi vissuti,è, l’esplosione della vita,l’esplosione dell’amore. Pensate, se, il concetto razzista, xenofobo, persecutorio, fosse applicato alla natura, cosa succederebbe in primavera ? Ci sarebbe, l’esplosione dell’amore. l’esplosione della vita, dei colori, o il buio delle tenebre? Sarebbe la fine della evoluzione, Questo è oggi chi ci governa, le tenebre.
L’Italia, è stata fondatrice dell’Europa, dopo la fine di quella epocale nefandezza umana, che fu la Seconda Guerra. Mondiale.
La costruzione della comunità Europea, non può fondarsi sulla ideologia del capitale, perché è devastante, ma sulla cultura e vissuti dei popoli europei. Se no, vuol dire che, la storia non è maestra di vita, ma maestra di demenza. Quindi, è giusto promuovere una positiva unità antifascista europea. l’ANPI, ha senso, se è la memoria, la cultura, le radici della costituzione e riunisce tutte le forze sociali e politiche che, riconoscono e vogliono attuare la costituzione.
Costituzione, come bene comune degli italiani e non degli ipocriti, dei furbi, che, essendo al potere o stati al potere, usano
la costituzione per celebrazioni e ricorrenze solo per pura ipocrisia
e furbizia. La conseguenza di tale nefandezza e perdita di memoria, ha prodotto nel tempo che i lavoratori, le loro famiglie, i giovani e le donne in particolare, i più colpiti dalla disoccupazione e i drammatici effetti del precariato sia nel lavoro che nel sapere, negano sicurezza e possibilità, di costruirsi progetti di vita.
Distruggono il contratto nazionale di lavoro, il più grande rapporto di solidarietà tra i lavoratori, della distribuzione della ricchezza prodotta e dei diritti, a favore dei lavoratori, che non hanno il potere contrattuale. Favorito da nefaste e assenti politiche del governo e da una opposizione inesistente, perché uguale, dall’utilizzo spregiudicato, cinico e irresponsabile, della crisi, se non paragonato alla crisi del 29- che ci portò dritti alla seconda guerra mondiale. Oggi l’attacco al potere, ed alla funzione costituzionale del sindacato, nei luoghi di lavoro, dei lavoratori e nella società è tale, che, i padroni possono fare ciò che vogliono, al di sopra delle leggi e della costituzione. La memoria. Pensate alla sostituzione dello statuto dei lavoratori con lo statuto dei lavori. Come è possibile discutere di cose senza anima e inanimati, piuttosto che discutere dei lavoratori, esseri UMANI,
dei loro problemi individuali, familiari, dei loro sogni, del loro futuro.
Difenderlo, si difende la costituzione Italiana, l’unità d’Italia, la democrazia, la civiltà. Si opera per la eliminazione delle rappresentanze sindacali, per le rappresentanze di regime , garantite dalle finanze dello stato con gli enti bilaterali, che nulla hanno fatto per i lavoratori, ma tutto per le casse dei cortigiani, per favorire soluzioni alle vertenze unilaterali e non contrattate, cioè, negando il diritto di voto, o di farli votare con una pistola puntata alla tempia. o accetti e fai quello che dico o sei fuori
da questa società. I diritti dei lavoratori, vengono negati,
la libera espressione, il libero pensiero, la libera rappresentanza, cioè la stessa costituzione viene negata, la stessa Unita dell’Italia
è negata, il lavoratore ridotto a pura merce per il profitto.
E’ usato come una arancia, viene spremuto, qualcuno beve il succo, l’involucro gettato nella discarica.
Ogni anno, milioni di uomini, donne, bambini, in un mondo in cui si muore di fame, sete, malattie, guerre, devastazioni ambientali, lasciano i loro paesi in cerca di una vita migliore Anche perché impediamo loro di potersi evolvere. Emigrano ed è un problema umano che deve essere affrontato con adeguate politiche strutturali, di accoglienza e rispetto dei loro vissuti, delle loro storie, non con visioni di mero ordine pubblico e leggi razziste,
che alimentano esasperazioni e paure, strumentalizzate per fini elettorali, gli stessi bisogni di sicurezza dei cittadini, che sono lavoro, scuola, sanità e una vecchiaia decorosa, e non gli immigrati, negando così il diritto universale dell’essere umano .
L’ANPI è l’antifascismo, è la memoria, è la costituzione, ed è in campo, non solo, a difesa della funzione del sindacato, la sua autonomia, per la dignità delle persone, ma per ripristinare e difendere la civiltà. La gravità della situazione economica e sociale che i cultori delle tenebre, dell’attuale governo, hanno continuamente negato, evitando di assumere tutti i provvedimenti necessari a fronteggiarla, ma anche di una non opposizione, che ha ormai smarrito la memoria, e quindi succube del liberismo, ha favorito queste nefaste e assenti politiche.
Questo perché ha preso piede e diritto internazionale, che le multinazionali, la finanza, il prodotto, le cose, hanno diritti universali, che superano gli stati,
i diritti umani, gli esseri umani NO. LA politica italiana, è il contrasto dialettico tra destra e sinistra? Sarebbe opportuno domandarsi che cosa è sinistra, mentre si sa, che cosa è la destra.
IO penso, che è una insanabile divisione culturale e civile, fra chi aggredisce e elimina la cultura democratica del nostro Paese, realizzata attraverso il dettato costituzionale e antifascista e chi tale cultura sociale, tende a rispettarla, a salvaguardarla, ad applicarla ed a insegnarla alle nuove generazioni Tale situazione
e ne sono convinto, rende sempre più necessaria un’intesa fra tutte le forze democratiche e sociali, per superare e rimuovere la realtà
devastante, politica e sociale, verso la quale l’Italia sta andando.
E’ la priorità assoluta alla quale deve ispirarsi, con concrete prese di posizione, scelte politiche , battaglie sociali e culturali - la parte più consapevole del popolo, soprattutto, le giovani generazioni, nell’interesse dell’intera comunità. Anche se, l’opposizione, oggi, è solo extraparlamentare, e dei movimenti sociali, che non trovano rappresentanza nell’attuale parlamento, nelle istituzioni, grazie alla legge elettorale maggioritaria, del pensiero unico, che trova d’accordo tutte le forze presenti in parlamento e che sta portando al macero la repubblica italiana, contro il dettato costituzionale. Battersi per una giustizia fondata sul principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e per una magistratura autonoma e indipendente sostenuta adeguatamente dallo Stato, è decisiva per assicurare il diritto alla giustizia e alla sicurezza dei cittadini e per rendere sempre più adeguata e vincente, la battaglia alle mafie ed ai poteri criminali. L’ANPI è contro il secessionismo leghista, ammantato di federalismo, federalismo che è per la lega e anche peggio, ciò che era la cassa del mezzogiorno per la Democrazia Cristiana, altro che sviluppo socio economico, ma sviluppo della criminalità, dei corrotti, dei cortigiani, teste vuote, razziste, xenofobe, persecutorie.
Contro politiche governative che sponsorizzano tali demenzialità, ma, al tempo stesso, puramente centraliste e taglieggiatrici dei poteri locali e regionali e delle loro risorse finanziarie, necessarie per le politiche sociali.
Ribadire la necessità imprescindibile del rispetto e dell’attuazione del dettato costituzionale in materia di autonomie locali, della autonomia di gestione dei comuni e si batta affinché si attui il merito della costituzione. Liberare le istituzioni, italiane
che sono diventate un puttanaio unico e dalla cultura maschilista
che usa le donne e mercificano il loro corpo, altro che etica politica, che ormai batte il Ruanda. Sta diventando strutturale la cultura della ipocrisia e del furbo, che riunisce tutte le culture più demenziali, sia sociali che politiche. che da decine di anni, produce disastri e ci sta portando ad una repubblica indegna di questo nome. Contrastare con efficacia l’evasione fiscale, l’illegalità diffusa, regolare il conflitto d’interessi, la libertà di stampa, con norme di legge rigorose e la non eleggibilità dei corrotti, indagati o condannati, Eliminare tutti i privilegi della casta e di uno loro stipendio che sia umano in rapporto allo stipendio di un lavoratore. E’ la condizione principale, per ridare fiducia alla partecipazione del cittadino alle scelte politiche e sociali, per la rigenerazione della politica, ciò che non hanno fatto quelli che si dicevano , noi, siamo diversi. Dall’esito di questa battaglia, dipenderà il futuro, e la stessa possibilità di contrastare i razzismi, xenofobie e gli orientamenti , di antipolitica, di ostilità e diffidenza verso le istituzioni e i poteri pubblici democratici, presenti in settori dell’opinione pubblica, dai quali emerge lo smarrimento della nozione stessa di “bene comune” tanto caro ai cattolici, ma che l’unico bene comune è l’ipocrisia. Basta guardare cosa dicono sul più grande bene comune, che è l’acqua, che viene il mal di stomaco, La scuola, in tutti i suoi gradi, da quella per l’infanzia all’Università, è ormai ridotta ad una sorta di fabbrica del precariato.
Sono massacrati insegnanti, studenti, ricercatori, lo stesso diritto allo studio. Un’istruzione di qualità, per tutti i cittadini, diritto di tutti al sapere e alla conoscenza, alla formazione della cultura umana, cosi come dice la nostra costituzione, deriva il futuro economico, civile e l’evoluzione del paese, per il bene di tutti e non per il bene del profitto e delle scuole confessionali e per non ritornare alla primitiva e devastante cultura che il sapere è solo dei ricchi. Ribadire la necessità di un insegnamento strutturato e rigoroso della storia dell’Antifascismo, della Resistenza, della Carta Costituzionale, che è costata decine di milioni di morti,
a partire dalle elementari.
Il consolidamento della democrazia passa dalla formazione di cittadini consapevoli della propria storia, specialmente di quella che ha prodotto la democrazia, con dispendio di sacrifici e sangue, e un investimento adeguato di idee, progetti e responsabilità, ciò che non è stato fatto da 60 anni, non sono bastati 60 anni per costruire una cultura sociale e civile , perché non abbiamo fatto i conti con la nostra storia, le stesse vecchie generazioni e di conseguenza nelle nuove generazioni, dilaga il vuoto della storia, anche da forze sociali e politiche che, si dichiaravano e si dichiarano, antifasciste e cultori della carta costituzionale, Ovviamente la intendevano,o la intendono come rilegatura, magari in pelle umana. E’ agli occhi di tutti il disastro in atto nel lavoro,come diritto di ogni cittadino, per non parlare, del fenomeno diffuso degli incidenti sul lavoro che io chiamo omicidi e che continuano a modificare leggi e togliere i controlli e sanzioni sulla sicurezza del lavoro. Il lavoro diviene in questi casi, non la possibilità del proprio futuro, ma, solo la mercificazione
dell’umano. Tutto ciò è contro la costituzione che tanta importanza ha conferito al lavoro, da renderlo fondamento della repubblica e dignità della persona. E’ finita la prima rivoluzione industriale basata sulle energie fossili, carbone e petrolio.

Oggi, ci sono le conoscenze. i saperi, per la seconda rivoluzione industriale, basata selle energie pulite e rinnovabili e con esse, produzioni e comportamenti sociali evolutivi, che aumentano la conoscenza e il sapere, il tempo di vita, la qualità della vita. L’alternativa c’è, sia sociale che economica, ma manca, la cultura politica, per combattere, contro quel vecchio,ormai putrido, che insieme a lui deve morire anche il futuro.
l’ANPI ripudia la violenza e le guerre come dice la costituzione italiana, la contrasta perché estranea al contesto democratico e civile della evoluzione , conquistato dall’Antifascismo,
dalla Resistenza, quale arma dei nemici della democrazia
e della libertà, perché rende il lavoro dell’essere umano inutile
e inutile la sua vita. Non esistono guerre umane, o interventi
per la democrazia, ma sono interventi della demenzialità umana, cioè, della bestia immonda dell’essere.
Il disagio sociale e l’impotenza politica, non giustificano il ricorso alla violenza. E’ ora, che l’ANPI crei una grande alleanza, tra l’associazionismo antifascista, di tutte le realtà sociali, politiche, operaie e studentesche esistenti, coinvolgendo le comunità degli immigrati, perché il futuro è muticulturale e multietnico, perchè L’Antifascismo, è un valore universale della umanità la Resistenza, la Costituzione, sono patrimonio umano di tutte le forze politiche e sociali e civili, che si battono per la sua attuazione nelle istituzioni e nella società, per valorizzare e rilanciare le istituzioni della Repubblica, conquistate con la resistenza.
E’ un compito gravoso, ma è devastante la realtà in cui viviamo, Ma, se l’ANPI, non è in grado di impegnarsi positivamente e senza ipocrisia, per tali obbiettivi, non ha futuro e diventerà un pezzo di storia catalogato nei scaffali delle biblioteche.