Consiglio comunale del 02/07/2013
Premessa, o dichiarazione di voto,
all’emendamento di modifica al bilancio previsionale 2013, presentato da
Marsilio Gatti, consigliere comunale, del Partito della Rifondazione Comunista.
Questo emendamento è parte integrante
della proposta per un bilancio che aiuti i cittadini di Villa Carcine che sono
finiti nello scalone della povertà e della miseria. Le due mozioni al bilancio
sono state respinte e rimane solo l’emendamento che da solo non potrà fare
granché anche se importante. Questo emendamento non è stato presentato per
togliere i privilegi della politica, perché 19,90 euro lordi per i consiglieri comunali,
per ogni consiglio comunale o commissione comunale non sono privilegi e non
coprono neanche le spese normali di un consigliere. Cosi come il rimborso spese
mensile per gli assessori, non possono essere considerati dei privilegi, perché
non coprono neanche le spese da loro sostenute. Nel prossimo rinnovo del
consiglio comunale la legge stabilisce che la sua formazione è di 16
consiglieri eletti, quindi una diminuzione di 4 consiglieri ed è stata votata
all’unanimità dal parlamento con la giustificazione della diminuzione dei costi
della politica. Nel 2012 ho preso come consigliere comunale 230 euro in un
anno, che assommati al totale del reddito sono rimasti 200 netti. Sono questi i
costi e privilegi della politica? La legge che riduce i consiglieri comunali è
stata fatta per impedire che culture diverse siano rappresentate nelle
istituzioni innalzando la percentuale per entrare nelle istituzioni. Continuando
a tagliare le rappresentanze e le culture diverse si forma un sistema unico di
pensiero che tradotto e regime. Non deve meravigliarsi se la partecipazione dei
cittadini, alla vita politica e sociale diminuisce perché non intravedono
neanche una anche minima possibilità di potere cambiare l’impostazione economica
e sociale dello stato. Questa è la prima causa che porta i cittadini ad odiare
la politica. La gente non si sente rappresentata e di conseguenza rinuncia a
votare, innalzando ogni volta la percentuale dei non votanti. Quelli che ci
hanno governato e ci governano, attuano la sconfessione della costituzione,
ogni testa un voto, che con le varie leggi fatte negli anni, hanno imposto che:
una testa vale quattro voti e un’altra testa vale zero voti.
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