lunedì 8 luglio 2013

Consiglio comunale del 02/07-2013 - Dichiarazione di voto sul piano di studio 2013-2014 del consigliere comunale Marsilio Gatti del Partito della Rifondazione Comunista.



Consiglio comunale del 02/07-2013  - Dichiarazione di voto sul piano di studio 2013-2014 del consigliere comunale Marsilio Gatti del Partito della Rifondazione Comunista.                                                                                                                                                          Senza ripetere le dichiarazioni precedenti e non ho presentato volutamente degli emendamenti o mozioni, dato che sarebbero state respinte, come è stato negli anni passati, sia con il centro sinistra, che con l’attuale centro destra, dato che la cultura di chi amministra, sia di quella  precedente che da quella attuale, non è la cultura della nostra Costituzione, voto contro per questo principale motivo. Penso che la scuola deve formare una coscienza sociale di un popolo e che la nostra coscienza sociale sia il fondamento della nostra costituzione, senza questa formazione del sapere e della  conoscenza della nostra storia, della nostra costituzione, non ci sarà mai un popolo unito, che si riconosca sui principi umani, economici sociali della costituzione, quale base per la evoluzione di un popolo, della specie umana per diventare umana. Questa scuola e questo piano di studio  la estromettono. La nostra costituzione dovrebbe essere materia di studio e di esame per le nuove generazioni, perché per cambiare la cultura e formare un popolo, ci vogliono generazioni e se non diventa materia di insegnamento e di studio, non avremo mai generazioni che la rispettino e che la attuano. Finora si è insegnato come svuotare la mente, per favorire menti meccaniche al servizio del più devastante sistema socio economico. Abbiamo rappresentanti politici che sono la conseguenza di un popolo senza memoria e di una ignoranza che fa paura. In questo stato di cose sarà impossibile avere un futuro solidale e umano, nella costruzione della economia sociale fondata sul rispetto della dignità degli esseri umani. Restiamo, agiamo, costruiamo ancora con la mente della specie umana e non dell’essere umano. Non è bastato la immonda guerra nazifascista per insegnarci che, per non ripetere quelle nefandezze storiche della specie umana, la storia e i principi, sociali ed economici della costituzione dovevano e devono essere insegnati dall’inizio della formazione dell’essere umano. Si è scelto, con l’uso della ragione, ormai prassi attuata da decenni, di estromettere l’insegnamento della costituzione, la sua storia, le sue radici, come base principale nella costruzione della Repubblica Italiana. Facciamo ricorrenze, celebrazioni anniversari in pompa Magna, dell’unità d’Italia, della Repubblica, della Costituzione, le ricorrenze, le celebrazioni e anniversari sono diventate ormai, orazioni funebri. Intanto che il massacro della Costituzione Italiana continua, continuano le sue orazioni funebri. La dignità deve appartenere alla politica o la politica non appartiene alla umanità. Identificarsi con la costituzione, non è la sua celebrazione, ma la sua attuazione o si è soli ipocriti della umanità.

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