lunedì 1 marzo 2010

Sede di Villa Carcina sporcata di letame

Villa Carcina: sconosciuti lordano la sede di Rifondazione
martedì 23 febbraio 2010 (da QuiBrescia http://www.quibrescia.it/index.php?/content/view/17096/218/)
(red.) Escrementi sono stati gettati da sconosciuti sui gradini e sulla porta di ingresso del circolo di Rifondazione comunista di Villa Carcina e della bassa Valtrompia nella serata di domenica.
L'ha scoperto il coordinatore Andrea Corti passando davanti alla sede di via Italia. Gli esponenti del partito hanno presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri e attribuiscono il gesto al clima politico pesante che si respira nella località della bassa Valtrompia.
Si trattarebbe dell'ennesimo gesto di provocazione con un obiettivo intimidatorio, come il periodico strappare i comunicati e i manifesti affissi alla bacheca del partito di sinistra.
In un comunicato il Prc parla di “episodio che ha visto ignoti fin troppo noti rendersi protagonisti del gesto pieno di volontà di offendere la nostra sede di Villa Carcina, e con essa tutto il nostro partito, oltre che personalmente il nostro candidato alle prossime elezioni regionali Marsilio Gatti, consigliere in quel comune per il Partito della Rifondazione Comunista, potrebbe essere liquidato con una battuta: sappiamo che ciò di cui siete ricchi sono i rifiuti organici che avete amorevolmente curato, accumulato, maneggiato; sappiamo che sapete produrre in abbondanza questa sostanza, ma per carità, tenetela per voi, è roba vostra”.

“Invece”, continua la nota di Rifondazione, “riteniamo che questa sarebbe una sottovalutazione gravissima dell'episodio, al di là delle considerazioni psicoanalitiche sulla irresistibile attrazione per questi materiali che i regrediti allo stadio anale della politica hanno storicamente mostrato e continuano a mostrare quando liberano le loro pulsioni. Si tratta in realtà della spia di quanto sia avanzato il degrado della convivenza civile, in questo girone della marcescenza che ogni giorno scoppia anche ai più alti livelli della vita pubblica italiana. Un clima di cui chi si illudeva che lo sdoganamento del fascismo, il revisionismo, la banalizzazione delle atrocità della barbarie nazista del Ventesimo secolo, la insensata equiparazione di fascismo e comunismo come ideologie portatrici di crimini equivalenti avrebbe portato ad una pacificazione generale della nazione porta una pesante responsabilità”.

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