lunedì 25 agosto 2014

AVVISO A TUTTI I CITTADINI. Rimborso tariffa depurazione acqua

La Corte Costituzionale con sentenza n. 335/2008, pubblicata in data 15.10.2008, ha dichiarato incostituzionalità l’art. 155, comma 1, del D. Lgs. n. 152/2006 che prevedevano l’obbligo degli utenti del servizio idrico di pagare i canoni di depurazione anche in assenza del servizio di depurazione delle acque ed ha stabilito che i canoni di depurazione devono essere pagati dagli utenti del servizio idrico solo come corrispettivo dell’effettiva esistenza del servizio di depurazione; che con detta sentenza la Corte Costituzionale accerta e dichiara che non è dovuta, con effetto retroattivo.
L’utente avente diritto può richiedere il rimborso della tariffa di depurazione nel rispetto del termine quinquennale a partire dal 01.10.2009 e quindi, entro il 01.10.2014. L’importo da rimborsare agli utenti, comprensivo degli interessi riconosciuti al tasso legale, ai sensi dell’art. 2033 del Codice Civile.

Se non farete la richiesta del rimborso, perderete il diritto ad avere indietro la tassa pagata ma non dovuta dei 5 anni, che va dal 15 ottobre 2003 al 15 ottobre 2008.

Dove andare per informazioni e avere assistenza per la domanda di rimborso?

Tutti quelli che vogliono avere informazioni e fare la domanda di rimborso della tassa sulla depurazione, possono venire nella sede di Rifondazione via Italia n°29A, a 15 mt dalla chiesa di Carcina, che;
a) verifica dell'effettivo diritto al rimborso.
b) assistenza per la domanda di rimborso della quota pagata, ma non dovuta, all'ente idrico.

Portare con se il codice cliente o la bolletta dell'acqua, la carta di identità (non scaduta) e il codice fiscale.


ORARI E GIORNI PER INFORMAZIONI E ASSISTENZA
Sabato 30 Agosto - Dalle ore 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 18,00
Domenica 31 Agosto - Dalle ore 9,00 alle 12,00
Sabato – 6 Settembre- Dalle 14,00 alle 18,00
Domenica 7 Settembre - Dalle ore 9,00 alle 12,00
Sabato – 13 Settembre- Dalle 14,00 alle 18,00
Domenica 14 Settembre - Dalle ore 9,00 alle 12,00
Sabato – 20 Settembre - Dalle 14,00 alle 18,00
Domenica 21 Settembre - Dalle ore 9,00 alle 12,00


Rifondazione Comunista
Villa Carcina – 25/08/2014

venerdì 17 gennaio 2014

IL PICCOLO GIORNALINO – di fine anno -Marx n°2

Perché esiste povertà, miseria, guerre e distruzione della natura?--

Noi apparteniamo alla specie umana, che si differenzia dalla specie vegetale e dalla specie animale, per non avere una natura determinata e limitata, ma che può scegliere liberamente quello che vuole essere. Allo stato attuale siamo per un terzo animali, per un terzo bestie e il rimanente terzo esseri umani, ma utilizzato in gran parte per soddisfare le pulsioni e gli istinti animali e bestiali.

Quindi ben lontani da essere diventati umani.

Il sistema economico, finanziario, industriale e politico attuale, non può, né potrà mai garantire una vita dignitosa alle persone, un posto di lavoro, l’accesso alla conoscenza, al sapere e alla libertà dell’essere. E’ un sistema che macina le menti e i corpi umani. I cicli storici si ripetono continuamente, senza che la specie umana recepisca dalla storia, le lezioni di vita. Eppure abbiamo i saperi e le conoscenze, che applicate risolvono i problemi esistenti delle persone, per una società civile e umana che vive e lavora per la sua evoluzione. Senza il rispetto della dignità della persona, non c’è pace nè evoluzione, ma solo miseria e distruzione.
La malattia della crescita.

La cultura della crescita è attuata per distruggere le risorse e la natura, cioè: lavorare, comprare, consumare, crepare. Questo riduce le persone a oggetti di consumo, per un sistema che automaticamente porta disoccupazione, miseria e distrugge l’ecosistema. La vera crescita è quella della cultura umana, dove il lavoro delle persone viene socialmente utilizzato per risolvere i problemi che si incontrano nel tempo di vita e la nostra vita è per acquisire le conoscenze e i saperi, rispondendo ai problemi evolutivi, aumentando la qualità e il tempo di vita. - Marsilio Gatti -

Notizie del “nostro” comune.

1) L’applicazione dell’addizionale IRPEF Comunale e Regionale è anticostituzionale, la costituzione recita che: "Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività". Invece viene applicata da molti anni con una aliquota unica sia per i redditi medio bassi che per i redditi medio alti. Es: un reddito di 20 mila Euro l’anno, paga il 0,4% di imposta e un reddito di 200 mila Euro di reddito l’anno, paga il 0,4%. Tutto il peso fiscale ricade solo sui lavoratori e pensionati che nel comune di Villa Carcina è pari all’88% delle dichiarazioni Irpef. Pertanto la politica e la cultura esistente da decenni è caricare il peso fiscale per opere pubbliche e assistenza, ecc, solo sui lavoratori e pensionati difendendo i privilegi, i ricchi e i furbi. Questo è solo un esempio di società incivile e produttrice di disastri sociali e ambientali, decisi da: Pdl- Lega- Crescere Insieme.
Vogliamo ricordarvi che i soldi ci sono:
a) in Italia l’evasione fiscale è pari a 250 Miliardi di Euro l’anno.
b) il costo della corruzione è di 70 Miliardi di Euro l’anno.
c) l’evasione contributiva è di 30 Miliardi di Euro l’anno
d) il bilancio delle attività della criminalità organizzata italiana è di: 400 Miliardi di Euro l’anno.
e) il costo dei cappellani militari, che è una cultura militaresca,
guerrafondaia e anticristiana, è di 20 Milioni di Euro l’anno.
Inoltre, vogliamo ricordarvi che: dare 600 Euro al mese a TUTTE le persone, donne e uomini, che non hanno un lavoro costa:
15 Miliardi di euro all’anno e pensate a quanti posti di lavoro si creerebbero, dato che queste persone possono comprarsi il
minimo di cui hanno bisogno.
Invece diamo miliardi a tutti i criminali, (evasori, speculatori, usurai, inquinatori e distruttori dei beni pubblici)
2) Marsilio Gatti, componente della commissione comunale speciale sulla STU “nuova piazza SPA”, dopo quasi due anni di assiduo e faticoso impegno alla ricerca della verità si è trovato costretto nell’ultimo consiglio comunale (29 novembre) a rassegnare le proprie dimissioni dalla commissione d’indagine, ormai formalmente ridotta a una larva.
Due i motivi principali che l’hanno indotto a compiere il grave passo:
a) la commissione, nonostante ripetuti solleciti avanzati dal consigliere Gatti, non veniva più convocata da quasi 9 mesi,
b) i documenti e gli atti da molto tempo richiesti non gli venivano consegnati, anche se approvati dalla stessa commissione; concretamente gli veniva impedito di svolgere correttamente la propria funzione d’indagine e di conoscenza documentale. Nel consiglio comunale del 29/11/2013 quando
il sindaco dava lettura delle dimissioni di Marsilio Gatti non erano affatto dispiaciuti, anche se lo stesso consigliere ne chiedeva il ritiro, spiegando che erano strumentali al fine di chiarire la situazione per il corretto funzionamento istituzionale della commissione, ma esse venivano dichiarate irrevocabili. Vogliamo sperare che quanto prima il consigliere Gatti possa rendere pubblica la sua nota informativa sul lavoro svolto nella commissione. Ciò però è possibile solo dopo che il presidente della commissione avrà reso noto in consiglio comunale la propria relazione e che sarà terminato il segreto relativo agli atti d’ufficio. Fino ad allora Marsilio Gatti, nel rispetto delle regole, non potrà né parlare, né scrivere, né rendere pubblica la sua relazione in merito al lavoro e ai risultati – parziali – della commissione.
3) Per la “terza” volta l’amministrazione Giraudini tenterà di alienare l’area di via Gramsci di Villa. E’ una amministrazione che tratta i cittadini da sudditi, negando gli impegni assunti nei confronti dei cittadini, che hanno firmato per il referendum, per non vendere l’area di via Gramsci. Vendono il patrimonio pubblico per garantire i privilegi e i ricchi. Il patrimonio pubblico non è degli amministratori, ma dei cittadini che loro dovrebbero gestire e tutelare. Invece questi amministratori sono diventati banditori pubblici delle pubbliche proprietà. Ogni cittadino di Villa Carcina detiene una azione delle proprietà pubbliche e nessuno può venderle senza il loro consenso.
4) Nell’ex area LMI (o ex STU) verranno costruiti due mostri edilizi con l’accordo riparatore fatto dall’amministrazione Giraudini che concede, non solo aree gratuite pubbliche, (4.148 mq) ma concede che per ogni metro quadro, tre metri cubi siano di cubatura edilizia., cioè: su 4mila mq costruiranno per 12mila mc.
5) Ai proprietari dei terreni di via Garibaldi e via Fucine, (ADT4) di Carcina, va la nostra solidarietà per l’inganno che sono stati indotti e che nel consiglio comunale del 24/09/2012, UDITE!
PdL -Crescere Insieme - Lega Nord, litigavano per assumersi la paternità dell’opera di cementificazione dei 103 mila mq di Carcina. Vi ricordiamo che: costruiranno 250 nuovi appartamenti (quando, non si sa, certo è che lo faranno quando avranno portato i proprietari dei terreni alla disperazione) e a Villa Carcina abbiamo più di seicento appartamenti vuoti, più altri 60 approvati con le varianti al PGT.
Augurarvi buon natale e buon anno, è solo un comportamento degli ipocriti, essendoci quasi metà della popolazione Italiana che non sa come tirare avanti e molti di questi sono nella disperazione.

6) A Villa Carcina la povertà aumenta dal 3 al 4% ogni anno e noi pensiamo che, non bisogna difendere i privilegi anticostituzionali ma aiutare chi ne ha bisogno. Per questo avevamo proposto al bilancio di previsione del 2013, un bilancio per aiutare i cittadini di Villa Carcina che cadevano nella povertà e indigenza. I servizi sociali avrebbero avuto a disposizione per aiuti alle famiglie, disoccupati e gli indigenti, dai 130 ai 150 mila euro l’anno in più, dimostrando che le istituzioni sono vicine ai cittadini. Ma, Pdl-Lega-Crescere Insieme, hanno difeso i privilegi e i ricchi. Terminiamo il giornalino con le parole di Papa Francesco:

“Il cristiano è missionario, attento ai poveri, il cristiano di oggi, deve essere rivoluzionario, se non lo è, non è cristiano”.

La società che non è fondata sulla economia solidale è una società disumana.

Partito della Rifondazione Comunista
Villa Carcina 14/12/2013

I LAVORATORI, I PENSIONATI, I LADRI

Il fondo pensione dei lavoratori dipendenti e quello dei precari sono in attivo, malgrado siano diminuiti gli iscritti all’Inps ed aumentati i disoccupati.
Fino al 2011 anche i fondi per gli ammortizzatori sociali erano in attivo, ma sono state inserite categorie sociali che mai hanno pagato per cassa integrazione, o pagano meno portando il fondo per gli ammortizzatori sociali in rosso.
Il fondo pensione dei lavoratori dipendenti e quello dei precari, da sempre in attivo, non è stato e non viene utilizzato per aumentare gli assegni pensionistici, ne per coprire il costo della vita, che ogni anno è del 2-3% e che negli ultimi 15 anni, hanno perso (le pensioni) il 33% del proprio potere di acquisto.
L’avanzo attivo del fondo pensione dei lavoratori dipendenti e dei precari, è servito e serve a coprire i deficit di altri fondi, come quello dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori), del clero, dei dirigenti di azienda, degli ex fondi speciali (elettrici, trasporti, telefonici) per circa 20 miliardi di Euro ogni anno. Siccome non bastavano i furbi e ladri, che rubano i soldi pensione degli operai e precari, questa classe politica, che ci ha governato e che ci governa -mondo boia!- ne inventano un'altra. - Maledetto” Superciuk -
Con la legge del 24 Dicembre 2011, n. 214, decidono di sopprimere l'Enpals (ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo) e l'Inpdap, (Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell'amministrazione pubblica) Quest’ultimo ente, (l'Inpdap-pubblico impiego) ha caricato sull’Inps un deficit di 7 miliardi e 617 milioni di euro, che nel 2012 il deficit è di 17 miliardi di euro per passività pregressa maturata per il mancato versamento da parte dello Stato dei contributi dei suoi dipendenti.
Risultato, nel 2012 il bilancio dell’Inps va in rosso.
Il disavanzo complessivo dell’Inps per il 2012 ammonta a 9 miliardi e 865 milioni di euro.
Si continua a sostenere, anzi si da per scontato, che gli importi degli assegni pensionistici siano spesa pubblica a carico delle collettività:
E' UNA MENZOGNA SPUDORATA E SCHIFOSA.
Si ignora volutamente che, gli assegni pensionistici degli operai, sono coperti dai contributi che vengono versati dagli operai all'Inps, contributi che sono parte del salario degli operai e si pagano le loro pensioni senza che lo Stato apra i cordoni della borsa.
Non contenti, fanno diventare gli operai, cornuti e mazziati.
In Italia il TFR è conteggiato come spesa pensionistica, invece non è nient'altro che salario differito nel tempo e liquidato quando il lavoratore termina il rapporto di lavoro,((licenziamento, dimissioni o pensionamento) e non ha niente a che vedere con la spesa pensionistica
E' vero! Gli operai sono dei pantaloni.
Solo in Italia, vi è un prelievo fiscale sulle pensioni di 34 miliardi di Euro annui,(anno 2012) mentre negli altri paesi il prelievo fiscale sulla pensione è esente o tassata simbolicamente.
E' uno dei sistemi, per mantenere quelli che evadono o eludono il fisco e non pagano i contributi pensionistici e sociali, per dargli la possibilità di farsi la seconda, terza casa e andare in giro con macchine che costano dai 50 mila euro ai 200 mila euro e avere Yacht ed altro.
Per rubare, devono continuamente fare fessi i cittadini.
Ne sono complici le forze politiche, i sindacati confederali e dei pensionati, stampa e televisione.
A pagare sono i pensionati e i lavoratori che si pensioneranno nei prossimi anni, mentre quelli che hanno 10 o 20 anni di contributi, non avranno mai una pensione che tuteli la loro dignità.
Hanno rubato ai nonni, rubano ai padri e ora rubano pure ai figli.

Proposte al congresso dei circoli della Valletrompia.

PREMESSA 
Quello che andrò a leggere è quello che pensano i circoli della Valtrompia come contributo al congresso e al programma di Rifondazione. Rifiutandoci di votare i testi congressuali come atto di protesta, ritenendo che si è persa una grande occasione, con un congresso straordinario, di costruire dal basso, in base alla loro cultura sociale e politica esistente, il programma del partito, il progetto politico, culturale, economico e sociale di una società. Siamo consapevoli che non votando nessuna delle tesi esistenti ci ritroviamo fuori dai “cosiddetti” poteri di partito, che ormai è solo spartizione della miseria e con i stessi metodi che dopo gli anni 70 ci hanno portato al disastro culturale e politico. La struttura politica e l’organizzazione è vecchia cosi come i suoi rappresentanti e non più rispondente alla realtà e alla evoluzione della società civile.
L’essere umano è uno solo, non esistono le razze, non esistono i diversi. Gli uomini, le donne, sono un’unica specie, con i loro colori, le loro storie, i propri vissuti e rappresentano l’esplosione della vita, dell’amore e la loro evoluzione. 
Non basta più parlare genericamente della rifondazione comunista, occorre ricostruire un “partito” comunista radicato nel territorio, in grado di fare un’analisi di classe, in una società che ha perso la memoria, la conoscenza, i valori sociali, i diritti e dignità. Se noi siamo alternativi al sistema attuale dobbiamo rompere con il centrosinistra. Non siamo settari e nemmeno malati di ideologia, ma non possiamo certo continuare e pensare, di fare uno schieramento anticapitalista, con chi ancora è convinto di poter cambiare questo centrosinistra, collocato all'interno delle compatibilità economiche e politiche del capitale della unione europea e mondiale. La prima forma di legalità è il rispetto e l’applicazione della Costituzione italiana, nata dalla resistenza contro il nazifascismo e dei diritti che sancisce e che NOI in qualsiasi governo centrale e locale in cui siamo stati e siamo presenti, non la abbiamo mai saputo attuarla, anzi, abbiamo accettato qualsiasi compromesso che nega la stessa costituzione e gli ideali di vita che essa propone, come l’evoluzione della civiltà e della dignità delle persone. 
La vita, la dignità, il sapere, l’evoluzione della specie umana, tutto dipende da come si costruisce l’economia di uno stato, di un’Europa e di come ci si rapporta all’interno del processo economico e politico a livello mondiale. La nostra Costituzione non è mai stata applicata, se non in piccola parte dalle dure e sanguinose lotte operaie fino al 1970 e poi lentamente massacrate da tutte le forze politiche e sociali. E’ la stessa costituzione italiana ad essere incompatibile con i sistemi finanziari, la trasmissione dei saperi, le strutture produttive e industriali, fino ad oggi costruite, perché negano già dalla loro fondamenta, la libertà e la dignità delle persone. Se si è consapevoli del proprio ruolo culturale, politico e sociale, alternativo al capitale, allora bisogna lavorare per costruire e radicare il rispetto dei diritti e della dignità dell’essere umano. Noi siamo la specie umana, che si differenzia dalla specie animale e vegetale, per non avere una natura determinata e limitata, ma che può scegliere liberamente quello che vuole essere. 
Allo stato attuale siamo per un terzo animali, per un terzo bestie e il rimanente terzo del nostro essere umano è in gran parte utilizzato per soddisfare le pulsioni e gli istinti animali e bestiali. Quindi ben lontani da essere diventati umani Il sistema economico, finanziario, industriale e politico attuale, non può, né potrà mai garantire una vita dignitosa alle persone, un posto di lavoro, l’accesso alla conoscenza e al sapere. E’ un sistema che macina i corpi umani. I cicli storici si ripetono continuamente, senza mai recepire dalla storia, le lezioni di vita. 
Un solo esempio: la Costituzione Italiana che è costata 60 milioni di morti, è usata da ormai più di 40 anni solo come immagine, ricorrenza e celebrazione. Mai e poi mai è stata inserita nei programmi scolastici come materia di studio, di ricerca, di insegnamento dei suoi principi e valori sociali e quindi come formazione della cultura di un popolo. 
Non è mai stata la base fondamentale per la costruzione dello stato italiano Da più di 40 anni, sia le forze politiche che gestiscono le istituzioni, che le organizzazioni sociali e religiose, hanno fatto di tutto per distruggerne i principi fondamentali Allora cosa fare? Senza tanti dogmi e ideologie, facciamo le nostre proposte da includere al programma di Rifondazione Comunista. 
1) Contro ogni tipo di guerra, odio, razzismo o violenza: 
dobbiamo essere capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, con i valori, con l’umanità, oppure, come è successo dalla fine degli anni 70 fino ad oggi, saremo sommersi dalla loro capacità di modificare il pensiero umano, risultato dalla nostra incompetenza politica e sociale. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza e la capacità della specie umana di evolversi. Ogni cambiamento con la forza ha sempre generato mostruosità, perché diventa esso stesso forma di potere assoluto. 
2) Come dare risposta al problema della disoccupazione attuale: 
piano (o progetto) di lavoro, per il recupero e messa in sicurezza del territorio nazionale. 
Piano di lavoro: 
riassetto idrogeologico del territorio, messa in sicurezza delle montagne, colline, fiumi, per prevenire frane, allagamenti e calamità. Messa in sicurezza degli edifici pubblici, scuole, ospedali e migliorarne l’eco efficienza. Recupero del patrimonio abitativo e dei beni culturali, valorizzando il nostro patrimonio storico. COME? 
Lo Stato assume un milione di persone, per tutto il tempo necessario per la attuazione di tale progetto, con una stipendio di 1.300 euro netti al mese che per un milione di persone fa: 26 Miliardi di euro l’anno e altri 26 miliardi di euro l’anno per i materiali e gli strumenti di lavoro. 
Come si finanzia questo progetto? 
Cambiando le leggi attuali sull’evasione e l’elusione fiscale, che porta ad un introito nelle casse dello stato. di circa 200 miliardi di euro l’anno. Allo stato attuale tali leggi, sono garanzia di evasione e di elusione fiscale. Bisogna ricordare che attualmente le risorse bruciate per colpa del sistema criminale italiano sono: 
Costo dei cappellani militari: 20 milioni di euro l’anno 
Evasione fiscale: 250 Miliardi di Euro l’anno. 
Costo della corruzione: 70 Miliardi di euro l’anno. 
Evasione contributiva: 30 miliardi di euro l’anno. 
Bilancio attività della criminalità organizzata italiana: 400 Miliardi di Euro l’anno. 
E’ una classe politica indegna di esistere. 
Hanno, creato un esercito d’attacco contro i principi della stessa costituzione che prevede un esercito solo di difesa e non offensivo. 
L’articolo 11 della costituzione recita: 
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. 
Costo dell’esercito d’attacco: 30 miliardi di euro l’anno 
Costo dell’esercito di difesa: 15 miliardi di euro l’anno. 
Ricordiamo anche che, l’Italia è l’unico stato che tassa pesantemente le pensioni per  sopperire all’evasione e elusione fiscale e i ai privilegi pensionistici di alcune categorie sociali e caricati sulle spalle della classe operaia. Privilegi garantiti dalla legge. e dalla complicità della triade sindacale da ormai oltre 40 anni. 
Come si cambiano le leggi fiscali? 
Ecco un esempio: l’evasore totale ed i grandi evasori sono da considerare, sia a livello civile che penale, dei criminali e come tali devono essere trattati, confiscando loro TUTTI i beni mobili e immobili ed essere interdetti sia a livello politico che nei rapporti con qualsiasi ente o struttura pubblica o partecipata. Occorre perciò una legge con un solo articolo per non permettere a questi criminali, alcun ricorso giuridico. La confisca di tutti i beni diventa quindi automatica. 
3) Dignità e diritti delle persone nella costruzione e produzione delle merci. 
La costruzione e produzione delle merci devono rispettare i diritti e la dignità dei lavoratori. 
Quindi, bisogna elaborare la Carta dei Diritti e della Dignità dei Lavoratori, sia a livello nazionale che europeo. Tutte le merci costruite e prodotte sul suolo nazionale, negli stati europei e internazionale, che non rispettano la carta dei diritti e la dignità dei lavoratori, non potranno essere né commercializzate né vendute nel mercato europeo. 
4) Riteniamo opportuno ribadire la nostra scelta e attuazione della disobbedienza alle politiche economiche “scellerate” imposte dall’unione Europea e prontamente recepite dagli altrettanti scellerati politici italiani. E ribadiamo con forza che noi non vogliamo pagare il debito pubblico attuale con i suoi interessi da usura. 
5) Chiediamo che le scelte politiche “importanti” non siano prese dal gruppo dirigente, ma siano portate nei circoli e sottoposte a referendum. Ciò deve 
riguardare anche la designazione dei futuri candidati, che dovranno essere obbligatoriamente scelti dai territori, onde evitare che ci si ritrovi a votare per persone imposte dall’alto e non gradite dalla base. 
Queste proposte collegate alla attuazione della originaria carta costituzionale dei nostri Padri e Madri costituenti, devono diventare il cuore del programma attuale del PRC. 
Congresso Provinciale PRC -Brescia – 23 Novembre 2013 

Dichiarazione di voto sul Regolamento Edilizio Comunale, allegato Energetico, del capogruppo consiliare del Partito della Rifondazione Comunista . Marsilio Gatti.

Tra il 2000 e il 2010 i consumi legati all’edilizia sono e rappresentano complessivamente circa il 53% dei consumi elettrici e il 35% di quelli energetici totali. 
La nuova Direttiva 31/2010, prevede date precise per una “transizione radicale”: 
  •  dal 1°gennaio 2019 tutti i nuovi edifici pubblici costruiti in Paesi dell’Unione Europea e 
  • dal 1° gennaio 2021 tutti quelli nuovi privati, dovranno essere “neutrali” da un punto di vista energetico, ossia garantire prestazioni di rendimento dell’involucro tali da non aver bisogno di apporti per il riscaldamento e il raffrescamento, oppure di soddisfarli attraverso l’apporto di fonti rinnovabili. 
l’Unione Europea si è impegnata a raggiungere entro il 2020, la riduzione delle emissioni di CO2 e lo sviluppo delle fonti rinnovabili con impegni vincolanti per tutti gli Stati membri. l’Italia è  dipendente per le fonti energetiche dall’estero e dalle fonti fossili per l’85%, superiori ad ogni stato Europeo e pesa enormemente sul PIL della nostra bilancia energetica e quindi l’Italia ha tutto l’interesse a percorrere questa strada, essendo il paese del sole. Sono ormai decenni che gli esperti nel settore dimostrano la convenienza per i singoli, ma soprattutto per il sistema paese. Questo concetto semplice non riesce a penetrare nella nostra cultura e di chi ci governa e quindi tradursi in competenze e tecniche. Attraverso la chiave dell’energia è possibile, riqualificare gli edifici in cui viviamo e lavoriamo, per renderli oltre che meno energivori più belli, ospitali, salubri.
E’ una opportunità che va colta fino in fondo, per arrivare ad azzerare le bollette delle famiglie, per creare lavoro proprio in un campo, come quello del risparmio energetico e dell’innovazione tecnologica, ad alto tasso di occupazione e con importanti possibilità di ricerca applicata. Oggi non esiste alcuna ragione economica o tecnica, che possa impedire che tutti i nuovi edifici, siano progettati e costruiti per essere in Classe A di certificazione energetica. E’ dimostrato che l’incidenza sul costo di costruzione. per un edificio ad alta efficienza energetica rispetto a un edificio tradizionale varia dal 5 al 10% e si ammortizza in 4/5 anni e una ristrutturazione ad alta efficienza energetica si ammortizza in 8/10 anni. 
L’obiettivo è raggiungere a gennaio 2021 gli standard proposti dall’Europa. 
In questi anni chi ci a governato è stato del tutto volutamente assente, finendo continuamente sotto procedura d’infrazione da parte della Commissione europeaChi ci governa ora, a recepito le normative europee per non dover pagare pesanti penali economiche. Avrebbe dovuto, se diverso culturalmente, coordinare le Regioni e Comuni su tale problema, invece a attuato il principio: aspettiamo lo “spirito santo” - cioè continuando la politica del furbo – per questo navighiamo nel disastro economico, politico e sociale. 
Per raggiungere la sfida del 2021 occorre percorrere tre strade in parallelo: 
  1. Introdurre regole omogenee in tutta Italia per la certificazione e soprattutto controlli sugli edifici e sanzioni certe e non modificabili, per chi non rispetta le regole. 
  2. Stabilire per i nuovi edifici e per le ristrutturazioni edilizie oltre una certa dimensione lo standard minimo obbligatorio di Classe A, ovviamente chiarire le modalità di calcolo del contributo delle fonti rinnovabili, in modo da garantire una riduzione drastica, delle bollette dettate dai consumi da fonti fossili per il riscaldamento e raffrescamento, ma con pari o maggiore comfort e soprattutto, rimettere il beneficio per l’acquisto della prima casa ad alta efficienza energetica. 
Premiare nelle ristrutturazioni edilizie il miglioramento della classe energetica di appartenenza, con incentivi in funzione del “salto” effettuato.La maggior parte delle costruzioni esistenti in Italia, si colloca in classe G e le attuali nuove costruzioni che vediamo pubblicizzate come ad “alto risparmio energetico” si collocano in classe D.  Ma a chi attribuire un’ipotetica “colpa” per questa situazione “di ignoranza”?  Ai costruttori? Agli acquirenti? Allo Stato? 
Penso che si possa dire in modo assoluto che: sia la classe dirigente politica che dei costruttori e impresari, hanno  ragionato e agito  in base a una questione semplice e tutto insito nella cultura Italiana: ma chi se ne “frega”, o “vai avanti tu che a me mi vien da ridere”, ed è una cultura distruttiva del territorio e dell’ambiente in cui noi viviamo e che sta producendo enormi disastri umani, economici e sociali e sul nostro PIL. 
Qualcuno invece dice che: “purtroppo la politica e la maggior parte di costruttori, imprese, ed anche progettisti, non sono al passo coi tempi, molti ignorano cosa voglia dire e come si possa migliorare la Classe Energetica di un edificio”. In parte è vero, ma so che capiscono molto bene come fare speculazione edilizia. 
Ci sono stati ritardi in questi anni, ma oggi la certificazione degli edifici è legge, obbligatoria in tutta Italia e si deve dare certezze a questa prospettiva, migliorare progressivamente gli obiettivi e gli standard energetici in modo da accompagnare la prospettiva prevista per i nuovi edifici al 2020 e migliorare le prestazioni per quelli esistenti. E’ per questo che il Governo avrebbe dovuto coordinare insieme alle  Regioni e ai Comuni per avere regole chiare e unitarie per questa prospettiva, che allo stato attuale non ci sono e ogni regione e comune fa da sé. 
I comuni possono fare la differenza nella gestione della cosa pubblica e essere motore del cambiamento, o essere solo pesi morti e dannosi, quindi inutili come istituzioni, nella evoluzione economica e sociale della specie umana. 
Villa Carcina non ha bisogno di case, ne ha da svendere, (+600 case vuote) anzi, dovrebbe dichiarare lo stop alle nuove costruzioni, preservando il territorio del comune. Ma, questa cultura non esiste ed è cultura comune di quasi tutti gli eletti nel consiglio comunale, PdL- Lega Nord-Crescere Insieme). Ora anche l’occasione dettata dalla obbligatorietà delle norme Europee non viene colta con l’allegato energetico al R.E.C, in modo di avere tutte le nuove costruzioni in classe Energetica A e con l’obbligo di installazione dei pannelli solari integrati. 
Con questo allegato Energetico, al Regolamento Edilizio Comunale, si perde l’occasione come Comune di dare il nostro contributo, per velocizzare la riparazione del clima del pianeta e dare un contributo al nostro PIL. Per tutte le ragioni sopra esposte: voto contro all’allegato Energetico al Regolamento Edilizio Comunale. 
29/11/2013