venerdì 3 febbraio 2012
Si va verso la grande depressione economica, come e più del 1929, provocata dalla “dottrina tedesca”.
" Patto fiscale" firmato dall’Italia lunedì 30-01-2012- a Bruxelles, accettato da 25 dei 27 paesi UE (Londra e Praga esclusi).
l’Italia potrebbe andare in pezzi e l’Europa distrutta. La "dottrina tedesca" dell’austerità è diventata un obbligo per l’Europa; il pareggio di bilancio sarà scolpito nelle Costituzioni di tutti gli stati, sui deficit e sull’obbligo di riduzione del debito avrà poteri la Corte di Giustizia europea. «I limiti al debito saranno vincolanti e validi per sempre» «non si riuscirà mai a cambiarli attraverso maggioranze parlamentari».
Mario Monti, governo dei tecnocrati, tutore degli affari delle banche e delle finanziarie, gestisce gli affari comuni del capitale e compartecipe delle politiche della Germania - L’Italia sperava di avere un Prodotto interno Lordo intorno a 1600 miliardi di euro. Secondo il Fondo Monetario Internazionale la recessione lo farà cadere del 2,2%, circa 35 miliardi di euro in meno, su una spesa pubblica vicina a 800 miliardi di euro. La recessione porta 15miliardi di minori entrate fiscali, e altrettante potrebbero essere le maggiori spese dovuto al rialzo dei tassi d’interesse sui 1900 miliardi di debito pubblico italiano. L’impegno accettato a Bruxelles di rimborsare un ventesimo del debito pubblico all’anno, vorrebbe dire per l’Italia 95 miliardi di euro di spesa ulteriore ogni anno: in tutto 125 miliardi sottratti al bilancio dello stato rispetto al 2011, un sesto dell’intera spesa pubblica, una cifra enorme. Si può stimare che metà del rimborso del debito vada ai creditori stranieri, sottraendo risorse al paese. La caduta del Pil a questo punto sarebbe dell’ordine del 6%, senza calcolare gli effetti indiretti del calo di redditi, spesa pubblica e consumi. L’Italia smetterebbe di funzionare. I dati sulla disoccupazione in Italia, sono devastanti ma non è che l’inizio di un bollettino di guerra. Nel 2012 ci sarà un aumento della disoccupazione di oltre 800 mila posti di lavoro perduti. È la misura del rischio di grande depressione.
Il paese Italia potrebbe andare in pezzi.
Potrebbe scoppiare una reazione populista antieuropea e secessionista, cavalcata dal centrodestra, che ha coperto corruzione, evasione, speculazione insieme alla Lega, che è razzista, xenofoba e che tutela gli evasori e speculatori, sarebbe la devastazione sociale.
La democrazia è già nella distruzione totale-ultimo atto di matrice fascista è l’esclusione dalle fabbriche del sindacato FIOM, che non può più rappresentare i lavoratori che sono iscritti a tale sindacato e distrutto i contratti di lavoro nazionali e statuto dei lavoratori.
45milioni sono i disoccupati in Europa, 23 milioni tra i 18 e i 25 anni. Pensate cosa significa per l’Italia, rientrare in pochissimi anni dal 120% al 60% di debito! Il presidente Barroso ci dice che la cifra del sostegno pubblico, degli Stati membri e della UE, al sistema bancario e finanziario dal 2008 al 2011, è stata di 4600 miliardi di euro,di cui vanno aggiunti i 500 miliardi di euro stanziati successivamente e i 1000 miliardi di euro in via di autorizzazione - con tale cifra si sarebbe potuto azzerare i debiti di parecchi stati Europei- Una cifra enorme che ha trasformato in debito pubblico quello che era un debito privato. Ma le borghesie nazionali, compresa l’italiana, sono ben liete di pagare il dazio tedesco-tanto paga pantalone- perché questo consente una operazione di ristrutturazione selvaggia del mercato del lavoro e del Welfare, dei diritti e delle loro rappresentanze sociali e politiche, altrimenti impensabili.
PRECARI E SENZA FUTURO.
MACERIE E DEVASTAZIONE SOCIALE.
P:S- un operaio ogni giorno si toglie la vita per la perdita del lavoro.
RIFONDAZIONE COMUNISTA VILLA CARCINA-06-02-2012
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