CONSIGLIO COMUNALE
MARTEDI 10-01-212
ORDINE DEL GIORNO
“Applicazione della costituzione italiana:
Diritto, dignità, cultura, sapere e libertà”
PRESENTATO DAL CONSIGLIERE MARSILIO GATTI
DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
“Fiat, terra, mare, cielo”, recitava una vecchia pubblicità della multinazionale torinese ai tempi in cui da casa Agnelli usciva di tutto: dalle littorine agli aerei, dagli autobus ai cioccolatini. Più che una pubblicità della Fiat era una pubblicità dell'Italia. Le cose nel tempo, sono profondamente cambiate da quando i treni sono finiti in mano ai francesi, gli aerei al fondo americano Carlyle, quello dei Bush e gli autobus vengono costruiti in Francia e nella Repubblica Ceca e gran parte delle automobili negli Stati Uniti, in Polonia, in Serbia, in Turchia. L'Italia è destinata a diventare, con le attuali classi dirigenti politiche e sociali, al massimo, una fabbrica cacciavite. Il Lingotto che sta trasferendo la testa negli Usa e i tentacoli ovunque, per succhiare dai governi e spremere gli operai- come si fa con le arance, si spremono, qualcuno beve il succo, la buccia gettata nella discarica- Il gigante di ferro, Mirafiori, è poco più che archeologia industriale. La Pomigliano, a democrazia ridotta, che sta rinascendo dalle ceneri di una storia collettiva, parla un'altra lingua e chiude i cancelli in faccia a chi non si inginocchia al cospetto del “Santo Marchionne”. Chi si ricorda dell'Alfa Romeo di Arese? E chi si ricorderà, dopodomani, della cattedrale nel deserto, chiamata Termini Imerese? In 112 anni di storia, la Fiat ha provocato enormi danni all'Italia da cui non ha mai smesso di mangiarci sopra. La Fiat dovrebbe restituire alla Finmeccanica - cioè alla collettività - l'Alfa Romeo- Agnelli, se l’e mangiata gratis con l'aiuto di Craxi (presidente del consiglio) e di Prodi (presidente dell'Iri). Un macabro esempio di privatizzazione che macabro non è perché è la cultura del capitale, che poi è proseguita nel tempo indifferentemente da chi ci governava. Un gioiello praticamente regalato alla Fiat, pur di impedirne l'acquisto da parte di Ford, che avrebbe segnato la fine del monopolio torinese. Dell'Alfa Romeo oggi resta solo il marchio. In 112 anni la Fiat ha avuto dallo stato italiano, dalle sue istituzioni, tra denaro, strutture, terreni, agevolazioni fiscali, ecc, un totale di 220mila miliardi di lire- più di 100 miliardi di euro- soldi e strutture di proprietà dei cittadini onesti italiani regalati alla Fiat. Il poco che resta di “Fiat, terra, mare,cielo.” sta per diventare un tris di sottomarche della Chrysler. Persino la Fiat Cinquecento, costruita in Messico, che doveva spopolare negli USA è diventato un disastro commerciale. Le quote in Italia e in Europa delle quattro ruote di Marchionne stanno crollando. Ma da noi - cioè in Italia- di che cosa parliamo? Dei tre stabilimenti chiusi a Imola, ad Avellino, in Sicilia? Dei conseguenti danni sociali? Noo! Si parla invece di come rilanciare l'azienda vietando il diritto di sciopero, decurtando lo stipendio dei lavoratori ammalati, impedire a tutte le tute blu di votare buttando fuori dalle fabbriche la Fiom, l’organizzazione sindacale con il maggior numero di consensi ed il maggior numero di iscritti; non avrà più diritto di rappresentare le lavoratrici ed i lavoratori, indire assemblee, avere a disposizione locali e permessi, appendere comunicati, manifesti, né ricevere i contributi dei propri iscritti. Perché? si rifiuta di firmare un accordo, che toglie la dignità della persona, la sua libertà di pensiero, il diritto di decidere, di votare, il diritto al sapere, alla conoscenza, della sua evoluzione, cioè: che l’operaio venga ridotto ad un servo della gleba, che vive e lavora per il “signore” di turno che decide la sua vita, la sua morte. Tempi di lavoro e ritmi cinesi con straordinari obbligatori e senza contrattazione, che vanno da 120 a 200 ore all’anno. Peccato che in attesa degli straordinari, quando la domanda, chissà, perché, percome, magari grazie agli extraterrestri, esploderà. Siamo ormai nella cultura degenerata e superata che bisogna produrre, produrre, crescere, crescere, distruggendo materie prime e ambiente. Distruggere per vivere, quando la vita e la evoluzione è solamente aumentare la conoscenza e il sapere. Decine di migliaia, sono le tute blu, che vengono messe in cassa integrazione, rapinando gli ammortizzatori sociali, in attesa che si impedisca a qualche centinaia di migliaia di lavoratori di andare in pensione. Migliaia di tute blu vengono mandate a casa prematuramente e sempre con i soldi della collettività, con scivoli di 5, ed in alcune realtà produttive anche di 7 anni, ti lasciano a casa senza ammortizzatori sociali; sei troppo giovane per andare in pensione ma troppo vecchio per lavorare. La Fiat ha disdetto il contratto nazionale di lavoro e tutti gli accordi sindacali stipulati dal 1971 ad oggi. Nei 180 stabilimenti in cui “lavorano” 86.200 dipendenti sarà imposto per “decreto” il contratto di Pomigliano. Cito qui tra tanti episodi, il vergognoso licenziamento di Riccardo Antonini, deciso dall'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato. Licenziato perché, questo ferroviere, è tecnico di parte civile per le famiglie vittime della strage di Viareggio.
(32 sono le vittime, della strage ferroviaria, del 29 giugno 2009 di Viareggio)
Il dovere della fedeltà, costi quel che costi, al capo dell'azienda ed ai suoi principi, è diventata la costituzione formale che ha sostituito in tanti luoghi di lavoro, i principi della costituzione repubblicana. Dove sono i “cosiddetti democratici”, che tanto sparlano di difendere la Costituzione e l’Unità d’Italia?- Che per la Lega è solo carta igienica- Con l'accordo interconfederale del 28 giugno, il principio delle deroghe al Contratto Nazionale di Lavoro è stato accettato da tutti i sindacati, compresa la Cgil e con l'articolo 8 - del decreto sulla crisi 2011, fatto apposta per proteggere la Fiat dal giudizio dei tribunali e per smantellare tanto il contratto nazionale, quanto l'intera legislazione, a tutela del lavoro, voluto dal governo Berlusconi - Bossi e portato avanti dal ministro Sacconi (ex socialista e relatore delle finanziarie del governo CRAXI, responsabili allora dello stratosferico aumento del debito italiano e della stratosferica corruzione, di tutti gli apparati,
sia pubblici che privati- guarda caso, quelli che hanno governato negli ultimi 10 anni, sono solo gli eredi del craxismo, della sua cultura sociale e politica, facevano danno allora come oggi e come si sa, è sempre questione di memoria). Si è persino stabilita la facoltà per le imprese prepotenti e per i sindacati “venduti” e dalla cultura ormai che rasenta l’inciviltà, di non applicare più la legge dello Stato a partire dalla tutela contro i licenziamenti e che oggi si comportano come la Lega. Dopo i disastri fatti governando per più di 10 anni e dei sindacati che erano nient’altro che trasmissione dei poteri forti, oggi si comportano come se a governare ci fossero stati gli extraterresti e non loro. A tutto questo si aggiunge un sistema persecutorio, meticoloso e raffinato, indagini sul pensiero e sui sentimenti dei dipendenti, che vanno persino a rovistare su facebook. Un clima di intimidazione e di attacco alle libertà personali che si traduce nella consapevolezza che ogni lavoratore ha di essere sottoposto ad un regime speciale. I licenziamenti politici, come quelli avvenuti a Melfi, l'autoritarismo continuo, l'oppressione sul lavoro. Le terribili lotte e le violentissime persecuzioni, che subì il movimento operaio americano, alla fine dell'ottocento, sono quelle che Marchionne rappresenta e la casta manageriale, che ragiona e si comporta come lui, viene da quella cultura. Dal 1 gennaio 2012 il contratto Fiat di Pomigliano è applicato a tutti gli stabilimenti del gruppo, sia dell'auto sia degli altri settori. Ci dicevano “quei santi di democratici e dei sindacati”, che era solo un caso isolato, non estendibile a nessuna altra realtà. Noi sappiamo che quando inizia un cancro, o lo si estirpa subito, o porta al macero tutto il corpo. L'azienda, compie un passo in più; negli anni Cinquanta il capo della Fiat, Vittorio Valletta, usò tutte le politiche antisindacali e autoritarie, tutti gli strumenti della repressione, allora conosciuti. Si fermò, però, di fronte ad una soglia, non abolì mai le elezioni delle commissioni interne. Anche nei periodi più bui della persecuzione della Fiom, dei comunisti e dei socialisti in fabbrica, i lavoratori periodicamente votavano per eleggere i propri rappresentanti. Marchionne ha invece abolito le elezioni dei lavoratori Fiat, diventando il persecutore anche delle altre aziende che ormai lo stanno seguendo, applicando lo stesso principio politico e anticostituzionale.( E’ successo anche a Villa Carcina alla fonderia Guido Glisenti, che è stata condannata dal tribunale di Brescia per attività antisindacale, esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai lavoratori e alla F.I.O.M.).
Avranno solo sindacalisti nominati dall'alto, senza essere eletti, sono rappresentanti per opera “dello spirito santo” con il bene placido dell'azienda e ligi ai voleri dell'azienda e sulla costruzione sapiente di sindacati servili per il padrone e inutili per i lavoratori, inutili per la società civile e per l’ evoluzione umana. I lavoratori verranno assunti dopo avere fatto l’analisi del “sangue.” “Dichiara un dirigente Fiat- non perderemo certo il tempo ad esaminare gli iscritti alla Fiom”. La bestia immonda che è il capitale, che raggruppa tutte le culture degenerate ha iniziato con: meridionali di merda-maledetti immigrati- castriamo i culattoni - bruciando campi nomadi- perseguitando gli zingari- uccidendo i neri- bastardi ebrei- ora, perseguire i comunisti, i sindacalisti- La storia si ripete. “Prima vennero…. un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.” ( cit. Martin Niemöller) . C'è un solo precedente nella storia del nostro paese che possa essere citato. Il 2 ottobre 1925, presidente del consiglio Benito Mussolini. La Confindustria e i sindacati corporativi e fascisti si accordarono per riconoscersi reciprocamente l'esclusiva nella rappresentanza sindacale. Conseguentemente, abolirono le elezioni delle commissioni interne. Marchionne ha dichiarato che: la disdetta di tutti i contratti è per imporre un nuovo sistema senza alcuna libertà formale per i lavoratori, una semplice scelta tecnica.
Tecnica, la democrazia nominata tecnica, sono le rappresentanze nominate, tecnico è il governo. Tecnicamente è fascismo aziendale e tecnocraticamente è fascismo di stato.
Diceva Vazquez Montalban, “che il livello più alto della lotta di classe si verifica quando la classe dei proprietari nega perfino l’esistenza della classe dei proletari.”
Chiediamo al Presidente della Repubblica Italiana di imporre, il rispetto e l’applicazione della Costituzione Italiana, ONORANDO le decine di milioni di persone che sono morte lottando per la libertà, la dignità, la conoscenza, il sapere, la cultura, contro l’odio umano e per potersi eleggere i propri rappresentanti,si chiama evoluzione della civiltà umana.
Hanno votato a favore: Rifondazione Comunista- Liberamente
Hanno votato contro: P.D.L- Lega
Astenuti: Crescere Insieme (P.D)
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